Il “mangiarino” era l’aperitivo/antipasto che mia sorella Costanza preparava abitualmente prima di cena quando vivevamo insieme.
Non è una ricetta: basta pelare e tagliare a bastoncini due carote, aggiungere due finocchi puliti e tagliati in quattro spicchi, sistemare le verdure in una ciotola ed aggiungere il succo di mezzo limone per non farle ossidare.
Il vero mangiarino era accompagnato dalle immancabili gallette di riso. A distanza di anni, ogni volta che preparo un finocchio o una carota mia sorella mi torna in mente.
La primavera si avvicina e con questa non-ricetta inauguro una lunga stagione di insalate, chi volesse avere informazioni sulle carote viola (io le ho trovate alla Città dell’Altra Economia) può leggere l’articolo di Dario Bressanini che ne racconta ascesa e declino sulle tavole europee.
PS Saluti a Federica con cui ho condiviso il mangiarino, il pranzo e la nostra solita chiacchierata ininterrotta fino al momento dei saluti sulla porta :)