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Ciambellone marmorizzato

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Perché Sanremo è Sanremo! Non ho potuto evitare il richiamo del forno, della farina e del cioccolato, insistenti come sirene. E mi sono ritrovata con una fetta di ciambellone in mano a canticchiare la canzone di Tricarico.

Ingredienti:

  • 150 gr. di zucchero
  • 250 gr. di farina
  • tre uova
  • 60 gr. olio extra vergine di oliva
  • 125 gr. latte
  • 50 gr. cioccolato fondente 70%
  • una bustina di lievito
  • la buccia grattugiata di un limone

Gli ingredienti sono più o meno gli stessi, ma per fare un ciambellone bicolore la ricetta cambia. Per cominciare, ungi ed infarina la teglia, lasciala raffreddare in frigo e procurati l’immancabile ciotola dove rompere le uova e versare lo zucchero.

Sbatti energicamente lo zucchero e le uova, finché lo zucchero sarà perfettamente sciolto, ed il composto morbido e spumoso. Accendi il forno a 180 gradi.

Sciogli il cioccolato a bagnomaria, e lascialo da parte. Aggiungi all’impasto la buccia di limone e l’olio, continuando a girare, e la farina setacciata insieme al lievito.

Quando il composto è perfettamente omogeneo, versa il latte, e gira velocemente amalgamando il tutto. Prendi la teglia dal frigorifero e versa al suo interno più o meno tre quarti dell’impasto. Unito il latte, il lievito comincerà ad agire. È importante svolgere in fretta gli ultimi passaggi, altrimenti la lievitazione del dolce non sarà ottimale.

Aggiungi il cioccolato sciolto all’ultima parte di impasto rimasta nella ciotola, se è troppo consistente unisci anche un cucchiaio di latte che ti aiuterà ad incorporare il cioccolato e ad ammorbidire l’impasto.

Versa a cucchiaiate l’impasto al cioccolato nella teglia, lasciandolo affondare leggermente nell’impasto chiaro. Metti la teglia nel forno caldo e lascia cuocere il ciambellone per 40/45 minuti, senza mai aprire se non a fine cottura per la rituale prova stecchino. Una volta tiepido, togli il dolce dal forno ed affettalo: se tutto è andato bene, ogni fetta avrà un goloso disegno di cioccolato al suo interno.

Dolce perfetto per la colazione o per l’ora del tè, adatto anche alla tisana della sera.
È buono e non stanca mai.

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2 risposte su “Ciambellone marmorizzato”

Io lo preparo con il VINO. Vuoi provare?Ecco le dosi (ti assicuro che vino + cacao si “sposano “bene.)
3 uova
300 gr zucchero
2 bicchieri vino bianco (di buona qualità, non scadente!)
1 bicchiere olio
buccia grattata di 1 limone (anche il limone si abbina al cacao “che è una meraviglia”)
3 cucchiai cacao amaro + qualche cucchiaio di latte o di acqua x amalgamarlo meglio all’impasto)
450 o 500 gr di farina ( la mia nonna scriveva qb o quanta ” ne raccoglie”, xchè la quantità varia in base alla grandezza delle uova).
1 bustina lievito
versa nella teglia con il buco centrale (diametro 26) prima l’impasto chiaro (che deve essere + della metà del totale).poi sopra metti l’impasto scuro (la dose rimanente mischiata al cacao e un goccino di latte x scioglierlo bene e non creare grumi).
E’ un ciambellone umbro (io sono di Orvieto – famoso x il vinoed il bellissimo Duomo-).
Viene un dolce molto profumato ed in cottura l’alcool evapora, quindi lo possono mangiare pure i bambini (è + sano delle merendine comprate al super!).
Anche io, come te, preferisco i dolci di “una volta”. Semplici, preparati con pochi ingredienti di qualità :uova fresche di gallina o in mancanza uova biologiche, olio di oliva (quello umbro è leggero, delicato e fruttato), limoni “di casa”(appena raccolti, profumatissimi).
Custodisco gelosamente i quaderni di ricette della nonna e della mamma.
* CURIOSITA’ = la nonna scriveva accanto al dolce il nome di chi gli aveva suggerito la ricetta, ad es vicino a questo ciambellone al vino e cacao è riportato il nome Angela (chi sarà?. io non ho conosciuto questa signora….Ma in famiglia quando lo abbiamo tutti battezzato “CIAMBELLONE dell’ANGELA”…E lo chiamiamo così…Questa “angela” doveva proprio essere una brava cuoca…La nonna doveva chiederle altre ricette….Ma ..poi , chissà…La nonna la conosceva quest’Angela ? Forse la ricetta proveniva da qualche altra sua amica che l’aveva “battezzata” e nominata così prima della nonna……. :D
NB x il bicchiere “dosatore” usa quello di carta, usa e getta (grande come “i bicchieri di una volta”, quelli che usava la nonna Anna e la signora Angela …)

ciao Bibi, questa ricetta mi piace moltissimo. Grazie per avermi raccontato la storia del quaderno di ricette di tua nonna, il prossimo ciambellone che farò sarà sicuramente “il ciambellone dell’Angela”. A presto, Cecilia

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